Una storia vera in cui il regista argentino Pablo Trapero scava nel lato più profondo e orribile dell'animo umano, con calma serafica e con tinte e atmosfere gradevolmente anni '80.
«Il film, ottimamente interpretato, è tratto da una storia vera, preciso ritratto di quel momento storico.» – Il Giornale
«La grande idea di Pablo Trapero è quella di rievocare con" Il clan" [...] un doloroso fatto di cronaca che trent'anni fa segnò profondamente il suo Paese» – Avvenire
Argentina inizio anni '80. Una famiglia come le altre che vive nel tranquillo paesino di San Isidro, in realtà è un vero e proprio clan che si guadagna da vivere con i sequestri di persona. Arquímedes, il patriarca, è a capo delle operazioni. Alejandro, il suo figlio più grande, è una star del rugby che gioca nel mitico team argentino "Los Pumas". È lui che adesca le vittime dei rapimenti tra i giovani rampolli dell'alta società. I crimini del clan dei Puccio, famiglia che gode della protezione del regime militare, riescono a passare inosservati nella loro costante ferocia programmatica, ma prima o poi finiscono con il coinvolgere tutti in una crescente spirale di violenza , dove è colpevole anche chi assiste in silenzio. Ispirato ad un episodio realmente accaduto.
