A Madison County, nel Mississippi, due bianchi razzisti, Billy Ray Cobb e James Louis 'Pete' Willard, sequestrano e stuprano Tonia, una delle figlie di Carl Lee, un operaio afroamericano di bassa estrazione sociale, quindi, convinti di averla uccisa, la gettano da un ponte. La bambina però sopravvive, e i due vengono arrestati, ma nel corso di un colloquio con il suo amico Jake Brigance, un avvocato difensore alle prime armi favorevole alla pena di morte, Carl viene a sapere che quasi sicuramente i due se la caveranno con una condanna leggera. Carl decide quindi di farsi giustizia da solo, e il giorno dell'udienza uccide a colpi di mitragliatrice Billy e James all'ingresso del tribunale, ferendo gravemente anche uno degli assistenti dello sceriffo.
Carl viene quindi arrestato e accusato di omicidio, e nomina come suo difensore Jake, il quale ottiene l'aiuto della giovane studentessa di legge Ellen Roark. La strategia difensiva preparata da Jake punta a far ottenere a Carl l'assoluzione tramite un riconoscimento di infermità mentale, ma fin dalle prime battute l'avvocato si trova a dover fare i conti, oltre che con il potente procuratore Buckley, anche con l'atteggiamento ostile del giudice Noose, e sia il tentativo di ricorrere alla legittima suspicione sia quello di pilotare la scelta della giuria per averne una a lui favorevole si rivelano infruttuosi.
Il processo e i suoi retroscena generano un grande interesse a livello nazionale, ma danno vita anche a un violento scontro tra la popolazione afroamericana e i seguaci del Ku Klux Klan, al punto da richiedere l'intervento della Guardia Nazionale per mantenere l'ordine, e da mettere in serio pericolo la vita di Jake e dei suoi collaboratori.
