Come la pittrice Artemisia Gentileschi (1593-1652), figlia del noto pittore pisano Orazio, fu vittima dei pregiudizi del suo tempo e della sopraffazione virile nell'amore: la violenza carnale che subì adolescente dal suo maestro Agostino Tassi e quella - ancor più greve: il vero stupro - del processo (1612) contro lo stesso Tassi, dove da vittima si trasformò in accusata.
