Antonio Bonocore, portiere napoletano di uno stabile a Roma, con madre, tre figli e moglie a carico, viene per caso a trovarsi da solo al capezzale di un condòmino ultranovantenne, il signor Andrea. Questi gli confida un segreto di cui egli solo è a conoscenza: in una valigia conserva cliché e carta filigranata per stampare banconote da diecimila lire, entrambi autentici poiché da lui stesso sottratti all'Istituto Poligrafico dello Stato di cui era dipendente; l'uomo rivela di averli a suo tempo trafugati con l'idea di stampare cartamoneta in proprio e così vendicarsi di essere stato mandato in pensione anticipatamente, ma di non aver mai trovato il coraggio di attuare il suo proposito. Rimasto ora solo al mondo, con il timore che dopo la sua morte il materiale finisca in mani sbagliate e confidando nell'assoluta onestà del portiere, l'anziano gli carpisce la promessa che getterà la valigia nel Tevere dopodiché, sentendosi finalmente a posto con la coscienza, spira.
Bonocore sta per eseguire la volontà del defunto quando scopre che l'amministratore del condominio, ragionier Casoria, vuole sostituirlo perché si è rifiutato di colludere in un peculato sul carbone per il riscaldamento: lo spettro del licenziamento lo induce quindi a tenere la valigia per sfruttarla a proprio vantaggio. Del tutto inesperto della stampa di banconote, tuttavia, il portiere è costretto a chiedere aiuto a due condòmini: il tipografo Giuseppe Lo Turco e il decoratore di vetrine Cardone. Antonio fa leva sui loro bisogni economici, di cui è al corrente perché riceve le loro cambiali in portineria, li coinvolge in furtive riunioni notturne e infine li convince a mettere in piedi una vera e propria banda di falsari. I tre quindi stampano il primo biglietto da diecimila, che subito dopo il portiere riesce a spacciare in una tabaccheria notturna; appurata così la verosimiglianza delle "loro" banconote, incominciano nottetempo a produrne una gran quantità.
L'affare si complica quando Bonocore scopre che suo figlio maggiore Michele, finanziere appena trasferito a Roma, sta seguendo un'indagine proprio sulla circolazione di biglietti falsi nella Capitale.
