visita guidata alla mostra bibliografica e intervista impossibile

L’importanza di Dante Alighieri è inequivocabile: su di lui e sulle sue opere è stato detto e scritto tutto e il contrario di tutto. Ma la figura di Dante è sempre attuale, la sua “Commedia” è un contenitore di umanità senza tempo e noi vogliamo celebrare a modo nostro l’opera e il personaggio.
La mostra si colloca all’interno della serie di eventi che si terranno nella nostra biblioteca dal titolo “Dante vibes: parole, immagini, giochi intorno al sommo poeta”.
Questa parte della mostra focalizza lo sguardo non solo su alcune edizioni antiche della “Divina Commedia”, ma anche sulla presenza e sull’importanza della figura di Dante nella nostra città, esponendo immagini, libri e periodici conservati nell’Archivio storico e nella Biblioteca del Comune di Trento.
Al piano terra sono proposti esemplari di edizioni di pregio della “Commedia”, stampati tra XV e la prima metà del XX secolo, particolarmente significativi sia dal punto di vista editoriale che iconografico.
Al secondo piano invece abbiamo voluto dedicare uno spazio alla storia del monumento a Dante situato nei giardini di fronte alla stazione dei treni: documenti, cartoline, periodici e opuscoli ci raccontano il significato profondo che ha e ha avuto per la nostra città la statua rappresentante il sommo poeta. Le parole che costituiscono il titolo di questa mostra, “Ciò che potea la lingua nostra”, tratte dal canto VII del Purgatorio, sono incise sulla pietra fondamentale posta come base del monumento nel 1893.
L’esposizione termina con la presentazione di alcune immagini e documenti che riguardano l’esistenza della rappresentazione della figura dantesca all’interno dell’edificio della nostra biblioteca, talvolta nascosta agli occhi del pubblico."
La mostra, il cui catalogo è liberamente scaricabile, si può visitare dal 28 aprile al 17 maggio presso la sede centrale della biblioteca durante gli orari di apertura al pubblico.
La visita guidata alla mostra è su prenotazione e si concluderà con l'intervista impossibile “I’ SON BEATRICE... e QUESTA È GEMMA”, liberamente tratta da Umberto Eco.
Si tratta di un’immaginaria intervista che, con ironia e intelligenza, darà vita e voce alla famosa Beatrice e alla sconosciuta Gemma, moglie di Dante.
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