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La memorialistica trentina della Seconda guerra mondiale

Incontro-dibattito a cura di Biblioteca Archivio del CSSEO.
Quando:
Mercoledì, 30 Gennaio 2019 · da 17:30 a 19:15
Dove:
Biblioteca Comunale di Trento, 55, Via Roma, Centro storico Trento, Trento, Territorio Val d'Adige, TN, Trentino-Alto Adige, 38122, Italia Come arrivare

Interviene Quinto Antonelli.
Introduce Massimo Libardi.

Come raccontarono l'esperienza del fronte i combattenti trentini?
Rispetto al lascito memorialistico dei padri, soldati dell'Imperatore nel primo grande conflitto mondiale, le “scritture di guerra” dei figli sono più inquietanti, più difficili da interpretare e da accettare.
“La propaganda è l'unica nostra cultura”, ha scritto Nuto Revelli a commento di una raccolta di lettere di soldati caduti e dispersi della provincia di Cuneo. “Il nostro soldato guarda e sovente non capisce. Ignora di essere un aggressore, ignora di portare la guerra in casa d'altri. Un pochino ha l'animo del conquistatore”.
E i soldati provenienti dalle valli trentine non si distinguono in questo. Il processo di “nazionalizzazione” delle masse che il regime e i suoi mezzi di comunicazione avevano avviato ancora all'inizio degli anni venti, aveva coinvolto i giovani trentini esattamente come gli altri italiani.
Alla fine saranno le sconfitte e le tante, diverse, prigionie (quelle vissute nei campi di prigionia degli alleati e quelle patite nei lager tedeschi) a smentire le promesse di una guerra “immaginaria” e a introdurre gli ex soldati in un mondo dominato dal principio di realtà.
Nelle ricostruzioni memorialistiche scritte per lo più a grande distanza dagli eventi, gli anziani reduci si troveranno poi stretti tra la necessità di salvaguardare la propria identità, l'integrità del proprio “io”, e quella di distanziarsi dalle responsabilità del fascismo. In questa operazione di “dar forma” al passato concorreranno anche altre memorie, ritenute esemplari, e, non raramente, anche le narrazioni sempre un po' mitiche e assolutorie delle associazioni d'arma.
Quinto Antonelli (Rovereto, 1952) è ricercatore presso la Fondazione Museo storico del Trentino, dove è anche responsabile dell'Archivio della scrittura popolare. È autore di alcuni volumi sul primo conflitto mondiale (l’ultimo, edito da Donzelli nel 2018, si intitola “Cento anni di Grande guerra: cerimonie, monumenti, memorie e contro-memorie”). Ha inoltre curato il volume “La propaganda è l'unica nostra cultura”. Scritture autobiografiche dal fronte sovietico (1941-1943)”, Fondazione Museo storico del Trentino, 2016.

L'incontro fa parte del del ciclo "L’ultimo fronte. Il Trentino nella Seconda guerra mondiale".

La Biblioteca Archivio del CSSEO, in collaborazione con la Fondazione Museo Storico del Trentino, prosegue nell’organizzazione di cicli di incontri dedicati alla storia regionale.
“L’ultimo fronte. Il Trentino nella Seconda guerra mondiale” copre l’arco temporale che va dai conflitti bellici che hanno preceduto la Seconda guerra mondiale al “ritorno alla normalità”.

Nel pdf allegato, la presentazione del ciclo e il programma degli incontri previsti.

Ultimo Fronte.pdf 227,82 kB

Per i docenti della scuola trentina, questo ciclo di incontri è riconosciuto quale corso di aggiornamento. I docenti interessati possono richiedere il modulo di iscrizione inviando una mail a: info@ba-csseo.org.

Informazioni

L'incontro si svolge in Sala degli affreschi.
Inizio ore 17.30.

Destinatari
appassionati di storia, lettori

Richiedi informazioni sull'evento

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Pubblicato il: Lunedì, 05 Novembre 2018 - Ultima modifica: Giovedì, 24 Gennaio 2019

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